Mollia e Campertogno

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Mollia e Campertogno sono due dei paesi più caratteristici della Valsesia. La loro bellezza sa di antico, di tradizioni locali, di perfetta simbiosi tra i ritmi dell’uomo e quelli della natura. Dal Mulino fucina di Mollia, vero gioiello ingegneristico del Seicento, a Campertogno, una delle comunità più antiche della Valsesia: ecco un itinerario che coniuga cultura, natura e sport.

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  • A chi è rivolto
      Tutti
    • Grado di difficoltà Turistico (T)
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    • Numero di persone Fino a 25 persone
      25
    Mollia e Campertogno in pillole

    L’asperità del paesaggio si sfuma tra i tetti in beole delle case, rendendosi adatto a quanti vogliano godere dell’ambiente montano grazie alle numerose possibilità di praticare sport, di conoscere produzioni artigianali e gustare i prodotti delle aziende casearie locali.
    Tra le pittoresche frazioni, collegate da piacevoli sentieri immersi nei boschi, si trovano deliziose cappellette votive, parti di affreschi, meridiane o decorazioni a trompe l’oeil oltre a monumenti ed ecomusei di grande riguardo: benvenuti a Mollia e Campertogno, due dei paesi più caratteristici della Valsesia.

    In origine Mollia era un “cantone” di Campertogno. Nel 1722 ottenne la separazione e ammodernò la propria chiesa parrocchiale, dedicata a san Giovanni Battista e si dotò di un’affascinante Via Crucis porticata, unica in Valsesia, dipinta dalla bottega dei Peracino di Cellio e da Antonio Orgiazzi il Vecchio. All’ingresso del paese è stata riposizionata una pësta (frantoio o macina) che, come tanti altri forni e mulini, garantivano la produzione dei generi alimentari o di materiali d’uso quotidiano delle famiglie. Di solito queste macchine erano sistemate vicine per poter sfruttare la forza idraulica del fiume o di un torrente. In centro al paese è possibile visitare una notevole esposizione privata che racconta l’artigianato tipico dove sono esposti documenti, fotografie, oggetti e strumenti di lavoro in uso nei secoli scorsi non solo a Mollia ma in tutto il territorio valsesiano.
    Diceva bene don Luigi Ravelli, quando descriveva Mollia come “…un paesetto temerario che ha sfidato la collera della montagna e si è posto lì quasi sulla via delle valanghe, come un monello imprudente che si fa sberleffi del pericolo”.

    Campertogno è una delle comunità più antiche della Valsesia. Il paese colpisce per quel suo tipico aspetto alpestre, in equilibrio con l’ambiente e dalle forme armoniche. Il paese sorge poco sotto la confluenza tra il torrente Artogna e il fiume Sesia.
    Anche se l’attenzione del visitatore si concentra, all’inizio, sulla maestosa chiesa parrocchiale di san Giacomo Maggiore e i luoghi culturali più vicini, come l’oratorio di Santa Marta e il Museo di Arte Sacra, il paese offre un peculiare sguardo d’insieme sull’estetica del villaggio, oratori sparsi su tutto il territorio che custodiscono opere pregevoli, il Teatro del Novecento, il bellissimo itinerario che collega il paese al suo alpeggio principale, il Cangello.
    Campertogno si è da tempo imposta come capitale di sport acquatici come raftingcanoakayakhidrospeed anche grazie alla scuola presente nel suo territorio. Altrettanto, è una zona di richiamo per la pesca sportiva.

    Ma sarà soprattutto l’abbraccio delle vette circostanti a offrire scorci di paesaggio e panorami così grandiosi…da rendersi indimenticabile.

    Dal Mulino alla chiesa di Juvarra

    Le perle di questo itinerario sono due: il Mulino Fucina di Mollia e la chiesa parrocchiale di san Giacomo Maggiore di Campertogno.

    Il Mulino. È un gioiello dell’ingegneria del Seicento, in pietra e legno, l’orgoglio degli abitanti del paese. Alcuni disegni sistemati all’esterno lo mostrano in sezione per illustrare la struttura e la meccanica: si tratta di una vera e propria “fabbrica” dell’epoca.
    L’energia necessaria al funzionamento deriva da una grande ruota idraulica laterale (2 m di diametro) in legno, azionata dall’acqua proveniente dal rio adiacente ed incanalata in una vecchia rùggia (roggia) in pietra. Al piano terra si trovano gli ingranaggi con le grandi ruote dentate che azionano i diversi macchinari del Mulino. L’opificio si struttura su quattro livelli, ognuno dei quali ospita al suo interno diversi ambienti e attività produttive: il maglio della fucina, le grosse macine in pietra, il granaio, il fienile.
    Dal 2004 il Mulino fa parte del circuito dell’Ecomuseo della Valsesia, a sua volta ideato per conservare e valorizzare luoghi e peculiarità storiche, culturali ed artistiche del territorio.

    La chiesa parrocchiale di san Giacomo Maggiore. La storia della chiesa è piuttosto lunga e articolata. Con la separazione di Campertogno dalla parrocchia di Scopa (1415) l’antica chiesa quattrocentesca dovette subire un primo rimaneggiamento (Cinquecento) per poi essere ulteriormente ampliata e modificata fino ad assumere le forme attuali entro la metà del Settecento. Sul finire del Seicento la comunità, sostenuta dal vescovo, decise per un rifacimento generale della chiesa e sottopose la richiesta all’architetto reale Guarino Guarini. Guarini, nel 1691, fece arrivare un modellino ligneo dalla sua bottega di Torino. La comunità partecipò attivamente ai dibattiti che seguirono per stabilire se il progetto fosse adatto o se, piuttosto, fossero necessarie delle variazioni: infatti, poco dopo, fu chiesto l’intervento di Filippo Juvarra per apportare delle modifiche sostanziali.
    Tra il 1720 e il 1732 venne costruita la nuova chiesa, poi consacrata dal vescovo Balbis Bertone nel 1760.

    Cosa comprende e cosa è escluso dal tour
    Cosa è compreso nel tour?Voci incluse nel costo del prezzo del tour.
    • Visita guidata con Guida Turistica / Escursionistica abilitata
    • Assicurazione
    • Materiali illustrativi del territorio
    • Coupon e Gift Card per visite successive
    Cosa è escluso dal tour?Voci escluse dal costo del prezzo del tour.
    • Pranzo / Cena
    • Biglietto parcheggio auto dove previsto
    • Offerte libere alle chiese
    • Ingresso nei Musei

    A Mollia nelle aree dedicate.
    In fase di prenotazione del tour sarà definito il luogo di incontro con la Guida.

    Sarebbe ottimale prenotare l’itinerario almeno un paio di settimane prima della data fissata.

    La visita di Mollia e Campertogno si può fare tutto l’anno tranne nel periodo invernale più rigido (da fine novembre a fine gennaio).
    In fase di prenotazione del tour, con la comunicazione della data richiesta, sarà definita la fattibilità dell’itinerario.

    Il tour prenotato e cancellato a meno di una settimana dalla data fissata viene corrisposto del 50%.
    Il tour prenotato e cancellato a meno di due giorni dalla data fissata viene corrisposto per intero.

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