Le pietre gemelle
a partire daAlagna e Riva Valdobbia sorgono ai piedi del massiccio del Monte Rosa. Offrono splendide passeggiate tra villaggi Walser e alpeggi. Fanno parte del Parco Naturale Alta Valsesia, l’area protetta più alta d’Europa che raggiunge quota 4.554 m sulla Punta Gnifetti. Scopriremo perle come gli ecomusei e le chiese maggiori.
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A chi è rivolto
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Grado di difficoltà Turistico (T)
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Numero di persone Fino a 50 persone
Alagna
Alagna è il villaggio che fa da corona naturale alla Val Grande e sorge ai piedi del massiccio del Monte Rosa. Fondata dai Walser nel XIII secolo, l’antica Im Land appartiene al Parco Naturale Alta Valsesia, l’area protetta più alta d’Europa che raggiunge quota 4.554 m sulla Punta Gnifetti.
In paese si conserva un ricco patrimonio artistico ed antropico disseminato in ogni angolo, a cominciare dalla chiesa parrocchiale tardogotica di san Giovanni Battista, dove si trovano, tra altre opere di grande pregio, uno stupefacente altare maggiore piramidale (1690) e un altarolo portatile (metà Cinquecento) espressioni dell’alta qualità della produzione artistica delle maestranze locali.
La cultura del popolo Walser è valorizzata nell’Ecomuseo, nato per tramandare la memoria di luoghi, lingua, toponomastica, tradizioni. In particolare, visiteremo il Museo Walser (fraz. Pedemonte) all’interno di una casa Walser del 1628 riportato alle sue caratteristiche originali.
L’allestimento museale fu avvertito come una necessità da alcuni abitanti, ultimi eredi e custodi di una cultura tramandata pressoché oralmente, che decisero di depositarvi quanto in loro possesso per preservare la propria memoria storica. La passeggiata tra le frazioni offre la visione delle caratteristiche degli insediamenti montani con le fontane al centro, i forni del pane i mulini e le segherie posti lungo i ruscelli per lo sfruttamento dell’acqua, le strette viuzze tra le case dall’inconfondibile architettura in legno e pietra. Queste abitazioni, nel caso alagnese, si sviluppano in un corpo unico di una più piani con un basamento in pietra e una parte superiore in legno (“blockbau“) poi coperta da tetti in beole e circondate dal caratteristico loggiato a pertiche trasversali usate per l’essicazione delle granaglie.
Ogni piano della casa era destinato ad un fine specifico: la zona inferiore per le cucine, le stalle e le attività produttive diurne, quella mediana per il riposo, quella superiore come fienile, dispensa e deposito di attrezzi agricoli.
Riva Valdobbia
Il cammino “sulle orme dei Walser” prosegue tra le contrade della pittoresca Riva Valdobbia. Essa si protende verso la Val Vogna, una valle laterale che corre in direzione Gressoney-Saint-Jean con cui si collega attraverso il colle Valdobbia, luogo del rifugio Ospizio Sottile.
Si tratta di una via molto frequentata da quanti, in passato, emigravano per lavorare all’estero diretti soprattutto in Francia (Savoia e Tarentasia). Oggi è una via molto amata dagli escursionisti sia in inverno che in estate grazie alla rete di sentieri variegati e panoramici che attraversano aggraziate e ridenti frazioni ancora capaci di raccontare la vita in alpeggio.
A differenza di Alagna, Riva Valdobbia costituiva una delle ultime zone abitate dai valsesiani. Durante le fasi di colonizzazione Walser (XIII sec.) L’antico borgo iniziò ad espandersi risalendo verso la Val Vogna fino ad incontrare i Walser provenienti da Gressoney, e fondendosi con essi. La vocazione artistica di queste genti si trova espressa in ogni dove: l’abilità in architettura, pittura e scultura (ad esempio in legno o in pietra ollare) ha contraddistinto i “Maestri Prismellesi” (cioè di “Presmell” l’antico nome della comunità di “Pietre Gemelle”).
Passeggiando nel piccolo centro storico si può ammirare il trionfo della straordinaria chiesa parrocchiale di san Michele Arcangelo, divenuto luogo di custodia di molte opere d’arte un tempo disseminate nel territorio circostante. La fisionomia che le viene conferita dal doppio campanile e dal grandioso affresco in facciata l’ha resa il vero simbolo del paese. L’affresco rappresenta un magnifico Giudizio Universale (1597-1607) realizzato dalla bottega dei D’Enrico. Affascinante anche il piccolo Teatro ottocentesco realizzato in stile Liberty.
Riva Valdobbia è l’unico paese della Valsesia che può godere di una visione pressoché integrale del Monte Rosa. Tra i suoi numerosi alpeggi, l’Alpe Maccagno (2.200 m) è quello più noto per aver dato il nome all’omonimo formaggio Toma Maccagno DOP riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale piemontese.
- Visita guidata con Guida Turistica / Escursionistica abilitata
- Assicurazione
- Materiali illustrativi del territorio
- Coupon e Gift Card per visite successive
- Pranzo / Cena
- Biglietto parcheggio auto dove previsto
- Offerte libere alle chiese
- Ingresso nei Musei
Ad Alagna nelle aree dedicate.
In fase di prenotazione del tour sarà definito il luogo di incontro con la Guida.
Sarebbe ottimale prenotare l’itinerario almeno una settimana prima della data fissata.
La visita di Alagna e Riva Valdobbia si può fare tutto l’anno tranne nel periodo invernale più rigido (da fine novembre a fine gennaio).
In fase di prenotazione del tour, con la comunicazione della data richiesta, sarà definita la fattibilità dell’itinerario.
Il tour prenotato e cancellato a meno di una settimana dalla data fissata viene corrisposto del 50%.
Il tour prenotato e cancellato a meno di due giorni dalla data fissata viene corrisposto per intero.